Il Monte Margi è l’asperità più elevata
esistente nel territorio di Forza d’Agrò. Altri rilievi sono il Serro
Sant’Anna, il Monte Santo Leo ed il Monte Rocca Scala.
Il corso d’acqua più evidente é la Fiumara
d’Agrò, che lambisce il territorio forzese nei pressi della
località Scifì. Oltre questa, si distinguono torrenti in genere
brevi e di piccola ampiezza, che scorrono nei valloni. Il Caliero
ed il Fondaco Parrino sono i due principali.
La formazione vegetale arborescente é quella della
"Macchia mediterranea". E’ facile imbattersi, nel paese e
nelle sue immediate vicinanze, nel carrubo e nelle querce,
nel fico e nei noci, nei noccioli e nei mandorli.
Nelle crepe dei vecchi muri vive il cappero;
nelle campagne cresce spontaneo l’origano; a ridosso dei muri
a secco delle campagne cresce l’alloro. Nei luoghi più
freschi ed ombreggiati, presso i "valloni", dove é un velo
d’acqua, crescono le felci.
La montuosità della zona é, sotto un certo punto
di vista, una fortuna, dal momento che i rilievi condensano l’umidità
e causano le piogge, addolcendo le caratteristiche del clima
che, altrimenti, sarebbe arido.
La millenaria antropizzazione della Sicilia
orientale ha determinato profonde trasformazioni nelle presenze
animali in questa parte della Valle, un tempo sicuramente più ricca
di specie faunistiche. Oltre la ghiandaia, la lepre e la
volpe, è presente la fauna avicola tipica della macchia
mediterranea, come la quaglia, il colombaccio e la beccaccia,
prede ambitissime dei cacciatori insieme al coniglio selvatico.
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