Per rendersi conto dell’incanto e della seduzione che
la campagna forzese diffonde, basta recarsi a Santoleo
ove il
pastore offre ancora alle sue pecore l’opportunità di pascolare.
Risalendo questa parte
montuosa del territorio di Forza d’Agrò, percorrendo i
vecchi sentieri od il moderno tracciato carrozzabile in terra battuta,
si perviene sull’altopiano di "Santoleo",
affascinante per il paesaggio quasi lunare che, nel periodo estivo,
appare all’occhio del visitatore.
Scendendo giù dal Vignale, percorrendo una
strada sterrata carrozzabile pianeggiante e sinuosa, dopo avere superato
la "fontana del Canale",
si perviene in contrada Casale.
Qui rimangono tuttora "segni" di un antico passato. Primi fra
tutti i muri perimetrali, in pietre e terra, della piccola chiesa
di San Michele, semplice e modesta, in piena armonia con il
paesaggio che la circonda.
Nell’antica località del Casale, ricca di ulivi,
mandorli e querce, rimangono ancora le tracce di una vita agricola che
dovette essere intensa. Tra queste un’aia
ed un primitivo palmento
scavato in un unico grande blocco di roccia arenaria.
Forse sono stati i Greci a dare la denominazione
"Scifì" alla località oggi
frazione di Forza d’Agrò. Il termine "scifus"
é infatti greco ed ha il significato di tazza, cioè "coppa, vaso
da bere" ed in effetti la contrada ha proprio la conformazione di
una conca. La posizione del piccolo centro, a metà collina, permette ai
residenti di dedicarsi all’agricoltura con competenza e passione. I
terreni, tenuti puliti, curati ed accessibili grazie alle strade
carrozzabili, sono coltivati ad agrumi, ulivi, vigne e frutta.
La scoperta a Scifì di alcuni resti archeologici, ha
fatto supporre che il Tempio d’Agrò sorgesse una volta sulla riva
destra della Fiumara, e non dove ora si può ammirare. Gli scavi
hanno però individuato in tali resti una "fattoria" d’epoca
romano-imperiale.
La costa
appartenente al Comune di Forza d'Agrò è oggi di poche centinaia di
metri. Essa si estende tra il Capo S. Alessio ed il Torrente Fondaco
Parrino. Nel suo piccolo, però, il tratto di costa ha la giusta
"varietà": esso comprende una scogliera,
incantevole per le sue anse ed i suoi scogli raggiungibili saltellandovi
oppure esplorandoli con una barca, ed un'ampia spiaggia pulita e
splendente sotto i raggi del sole.
Risalendo direttamente da Forza d'Agrò oppure
tramite la strada provinciale per Gallodoro, si attraversano i verdi
boschi della contrada Margi, ove il sole penetra con difficoltà ed
anche nelle estati calde la sensazione del refrigerio é netta. Più
avanti si arriva in località S. Anna, maestoso altopiano. Attorno a
vari cocuzzoli si estendono piccole pianure circondate da grandi rocce
dalle forme caratteristiche, che
naturalmente emergono dal terreno coltivato a seminativo. Forse gruppi
di uomini hanno scelto questo sito protetto per viverci o come luogo di
culto o semplicemente per custodire, come si fa ancora oggi, il loro
gregge.