Le Manifestazioni
religiose
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Dai
documenti letti, dai diplomi tradotti, dalle testimonianze raccolte, é
certo che un tempo a Forza d’Agrò si svolgevano molte manifestazioni
religiose. Erano festeggiate alcune tra le più importanti ricorrenze
ecclesiastiche, come la Pentecoste, San Giovanni Battista,
l’Immacolata, il Corpus Domini, l’Ottava, le
funzioni della Settimana Santa con la Via Crucis, le quaranta
ore successive alla SS. Trinità, l’Assunta e probabilmente
anche altre solennità. Di queste ne rimangono ancora alcune molto
"sentite" dalla popolazione forzese.
Soprattutto nelle feste del SS. Crocifisso, della SS.
Trinità e dell’alloro si è mantenuto gran parte del patrimonio
socioculturale forzese.
- La
Festa del SS. Crocifisso
Si svolge il 14 settembre nel giorno
dell'Esaltazione della Santa Croce. Nel Duomo l’immagine del Crocifisso
è "tirata" dalla sua cappella e condotta presso l’altare
maggiore, tra grida di osanna dei fedeli, suoni di campane, spari e
musiche.
A sera, l’uscita della Croce è uno dei momenti in cui la
manifestazione raggiunge i toni più alti: l’immagine sacra viene
fatta sostare presso l’antico portone rinascimentale, mentre
variopinti fuochi d’artificio fanno esplodere tutta la loro potenza.
Il corteo religioso si snoda quindi lungo l’antico corso, mentre la
gente segue silenziosamente in preghiera la sacra effigie. Il SS.
Crocifisso, protettore del paese, è portato a spalle dai devoti,
preceduto dai confrati della SS. Trinità e dalla congregazione
femminile del "Cuore di Gesù"; è seguito dalla banda
musicale che intona inni sacri, mentre spettacolari fuochi d’artificio
illuminano a giorno il cielo sereno preautunnale.
- La Festa della SS. Trinità
La festa si svolge ad anni alterni (quelli
dispari) la prima Domenica di giugno.
Il momento più intenso dei festeggiamenti è la mattina della Domenica.
La gente di Forza d’Agrò, con in testa l’antica confraternita della
SS. Trinità e l’alto stendardo rosso che la contraddistingue, si
parte dalla chiesa della Triade recandosi in corteo ad accogliere i
"fratelli" di Gallodoro. L’incontro
tra le due comunità avviene in aperta campagna, sotto "brulle e
romantiche rocce" e con la scenografica vista della baia
taorminese. I due cortei si avvicinano lentamente, facendo svettare le
rispettive insegne. Gli stendardi, con movimenti
agili e svolazzanti, sotto
lo sguardo attento ed ansioso dei presenti, riescono infine ad
accostarsi. Il bacio, simbolo di buon augurio, conferisce
sollievo a tutta la popolazione che si lascia andare a manifestazioni di
affetto e di amicizia. E’ tutto un risuonare di voci e di applausi, un
rimbombare di spari contro le rocche che sovrastano il luogo
dell’incontro.
Alla fine della celebrazione eucaristica e dopo la "processione
degli stendardi", in segno di ospitalità, vengono distribuite
a tutti i presenti delle piccole ciambelle dette "cuddure".
Al calare della sera, la "vara" della SS.
Trinità é portata in processione.
- La Festa
dell’alloro
La tradizione vuole che il Lunedì di Pasqua si
svolga la Processione dei Sacri Oli. Vengono anche realizzati
degli stendardi d’alloro,
con foglie disposte su un telaio di canna o di legno, che sono portati
in processione fino alla piazza di S. Antonio, ove ricevono la
benedizione.
Anche in questa occasione avviene la distribuzione delle "cuddure".
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