Siamo di fronte ad una miniatura d'altri tempi ibernata fino ai giorni
nostri, una miniatura che ha ispirato artisti, poeti, cineasti, attori,
fotografi.
Non tanto per la sua storia desta interesse Forza d'Agrò, quanto per i
numerosi ricordi di un passato, pieno di arte e di gloria, vivo ancor oggi
di magnifici riverberi nei superstiti monumenti". Così Stefano Bottari,
il professore di storia dell'arte che, in un suo libro, pubblicato nel 1927
e intitolato "Forza d?Agrò, mette in risalto architettura, monumenti,
paesaggio, che fanno di questa accattivante località collinare, posta a
poco più di dieci chilometri da Taormina, una meta importante nel panorama
turistico siciliano. "Un museo all'aperto" l'abbiamo definita in
altra circostanza e non è stato difficile comporre questa definizione: i
paesaggi che, per bellezza e profondità, superano la stessa Taormina fanno
da straordinaria cornice ad un abitato dove il sempre "vivo e riverente
senso del passato" è sempre presente nelle sue stradine come nelle
case con gli ingressi ad arco di pietra dura o arenaria, nelle
quattrocentesche chiese come nelle opere che in esse si custodiscono,
nell'architettura come nel colore.
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