Sicilia e Siciliani

Dalle riforme Borboniche al "Rivolgimento" Piemontese Soppressioni

di Salvatore Cucinotta

Il libro parla di tutti i beni che vennero confiscati alla chiesa dal 1860 al 1914, ripercorrendo tutti i fatti e le leggi che hanno scaturito tutto ciò. Ed inoltre commenta l'operato di Vittorio Emanuele, Garibaldi, Cavour ed altri.

Appendice

""Viene presentato l'elenco dei lotti (fondi rustici e urbani) con i dati essenziali, venduti nelle sette province siciliane dal 1867 al 1917, attraverso le gare d'asta o la trattativa privata. A causa della dispersione del materiale archivistico, i risultati finali, in numero di lotti e in realizzo di denaro (prezzo base d'asta e aumento di aggiudicazione), risulteranno in meno di circa 5 milioni, confrontati con i dati   forniti dalla 45° relazione presentata al Parlamento nel 1914 dalla Commissione centrale di sindacato. Non sono stati riportati i lotti incompleti di dati necessari alla comprensione.

Le singole colonne presentano:

1.  

   il numero progressivo dei lotti per ogni provincia;

2.  

   l'anno di aggiudicazione dei beni;

3.  

   il nome del Comune dove era posto il lotto (in qualche caso, per maggiore chiarezza, viene indicata la località dell'ex proprietario), seguendo però, l'indicazione documentaria;

4.  

   la provenienza proprietaria ecclesiastica del fondo (convento, monastero, chiesa, comunia, collegiata, legato, beneficio ecc.);

5.  

   la consistenza del bene venduto, almeno nelle indicazioni essenziali, sia per i fondi rustici che urbani;

6.  

   l'indicazione toponomastica della collocazione spaziale dei beni, adottando le seguenti abbreviazioni: c = contrada, v = via, p = piazza, piano, l = largo. q = quartiere. Spesso è usata la sigla s.i. = senza indicazione, vic = vicolo, cort. = cortile;

7.  

   indicazione della superficie dei fondi rustici in ettari e are, esempio: 3.- = 3 ettari, 0,26 = are 26, 4,75 = ettari 4 e 75 are; sono state omesse le centiare, indicate solo (come nelle isole Eolie) dato che la superficie del bene era in centiare, esempio: 0.0.32 = centiare 32. Dove non è riportata la misura è utilizzata la sigla s.m. = senza misura;

8.  

   il prezzo del lotto viene espresso in lire tralasciando i centesimi, distinto in prezzo base asta e prezzo di aggiudicazione (si tenga presente che la differenza in più andava direttamente allo stato, non riportata nelle relazioni al Parlamento). Sono usate sigle: tr. pr. = trattativa privata, rid. = prezzo ridotto;

9.  

   nome e cognome degli acquirenti.""