Come Abramo offre il pane ai suoi visitatori, così i
Forzesi donano a tutti gli ospiti le cuddure, cioè piccole
ciambelle.
La preparazione di esse impegna, a turno, dal lunedì
al giovedì precedente la festa, un po' tutta la popolazione forzese,
anche molti giovani, e centinaia di chili di farina vengono impiegati
nella lavorazione. La farina viene dapprima impastata con le mani e i
pugni nella apposita maidda (vasca di tavola, ora sostituita da
una macchina elettrica), quindi, é fatta a pezzetti ed a ciascuno di
questi si dà una forma di treccia su cui, mediante appositi stampini,
si imprimono alcuni particolari simboli tra i quali quello della SS.
Trinità. Le ciambelle così fatte, dopo la necessaria lievitazione su
lunghe e strette tavole ove vengono disposte e ricoperte, vengono quindi
infornate in un centenario forno,
attiguo alla chiesa della Triade, precedentemente riscaldato con fascine
di legna e ripulito. Dal forno, ogni circa 13 minuti, le calde e
croccanti "collure" sono estratte ed ogni sfornata é
sottolineata da uno sparo pirotecnico. Ogni cuddura pesa circa
100 grammi ed ha un diametro esterno di circa 12 centimetri. Le
ciambelle prodotte, sfornate una per una, trasportate mediante una cesta
di canna, vengono accatastate su un ballatoio di legno, posto
all’ingresso del locale, raggiungibile mediante una ripida scala. Qui
rimangono nell'attesa di essere distribuite il giorno della festa.
La distribuzione gratuita delle "cuddure"
avviene anche il giorno di "Pasquetta" durante la Festa
dell'alloro.